Alti livelli di ansia possono aumentare il rischio di mortalità dopo infarto miocardico
Le persone sopravvissute ad infarto miocardico con alti livelli di ansia sembrano essere ad aumentato rischio di mortalità per qualsiasi causa, soprattutto entro i primi 3 anni dopo infarto miocardico.
I ricercatori hanno condotto uno studio prospettico di coorte per valutare l'incidenza di mortalità per tutte le cause tra i 1.968 pazienti ( 30.6% donne, età media 60 anni ) arruolati nel Determinants of Myocardial Infarction Onset Study, che sono stati reclutati dopo il ricovero ospealiero per infarto miocardico tra il 1989 e il 1996.
I partecipanti sono stati seguiti per 10 anni. Durante questo periodo, 525 pazienti sono morti.
I livelli di collera e di ansia sono stati determinati mediante le sottoscale del State-Trait Personality Inventory; sono stati analizzati i dati di ansia di 1.944 casi e i dati di collera di 1.957 casi.
I partecipanti con un punteggio di ansia superiore al 90-percentile avevano un aumentato rischio, non-significativo, di mortalità per qualsiasi causa ( hazard ratio, HR=1.31 ), rispetto a quelli con un punteggio inferiore o uguale a 90-percentile.
L'associazione tra mortalità e alto livello di ansia è risultata significativa durante i primi 3 anni di follow-up ( HR=1.78 ), ma non durante i successivi anni di follow-up.
I partecipanti con un punteggio di collera superiore al 90-percentile avevano un simile aumento del rischio, non-significativo, di mortalità per tutte le cause ( HR=1.25 ), rispetto a quelli con i punteggi inferiori o uguali al 90-percentile.
Il legame tra mortalità e punteggio alla scala di misurazione della collera era più elevato durante i primi 3 anni di follow-up ( HR=1.58 ), ma è rimasto non-significativo.
L'analisi della mortalità correlata a cause cardiovascolari ha indicato un aumento del rischio tra i partecipanti con elevati punteggi di ansia ( HR=1.17 ), soprattutto entro i primi 3 anni di follow-up.
Nessun collegamento è stato osservato tra aumento del rischio di mortalità correlata a cause cardiovascolari e più alti punteggi di collera.
Dallo studio è emerso che alti livelli di ansia erano associati a mortalità per qualsiasi causa, con la più forte associazione nei primi 3 anni di follow-up.
E’ stato anche riscontrato che alti livelli di collera erano associati a un tasso di mortalità più elevato, in particolare nei primi tre anni in seguito a infarto miocardico. ( Xagena2013 )
Fonte: American Journal of Medicine, 2013
Psyche2013 Cardio2013
Indietro
Altri articoli
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Xagrid: rischio di trombosi incluso infarto cerebrale in caso di interruzione improvvisa del trattamento
L'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori...
L'infarto miocardico e la malattia infiammatoria sistemica aumentano il rischio di mortalità nei giovani adulti
I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...
Acido Linoleico plasmatico e dietetico e rischio a 3 anni di diabete di tipo 2 dopo infarto miocardico: un'analisi prospettica nella coorte Alpha Omega
E' stato studiato l'Acido Linoleico dietetico e le concentrazioni plasmatiche in relazione al rischio di diabete di tipo 2 nei...
Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...
Associazione tra terapia intravitreale anti-VEGF e rischio di ictus, infarto miocardico e morte nei pazienti con degenerazione maculare senile essudativa
Gli studi attuali che hanno valutato il rischio di ictus, infarto del miocardio e decesso nei pazienti sottoposti a terapia...
I fattori di rischio tradizionali potrebbero non spiegare l'aumento dell'incidenza di infarto del miocardio nella sclerosi multipla
È stato confrontato il rischio di infarto miocardico acuto incidente nella popolazione affetta da sclerosi multipla e una popolazione abbinata...
Infarto miocardico silente e rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca
Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra...
Rischio maggiore di demenza vascolare nei pazienti sopravvissuti a infarto miocardico
L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi...
La malattia infiammatoria intestinale correlata ad aumentato rischio di infarto miocardico
Uno studio ha dimostrato che i pazienti con malattia infiammatoria intestinale sono a maggior rischio di infarto miocardico. L'infiammazione cronica è...